SECONDA RASSEGNA DEL MOSCATO DI TEMPIO E DELLA GALLURA.
Nell’ambito dei festeggiamenti della “Primavera in Gallura”, in data 26 maggio 2012 si è svolta, col patrocinio del Comune di Tempio e in collaborazione con la locale Pro Loco, per iniziativa della Provincia di Olbia-Tempio, presso l’Aula Magna dell’ex Convento dei Frati Scolopi di Tempio Pausania, la “Seconda Rassegna del Moscato di Tempio e della Gallura”, promossa e gestita dalla Confraternita del Moscato di Gallura, riservata ai piccoli produttori del vino fatto in casa.
Il tema della rassegna era dedicato alla Riscoperta dell’Antico Moscato di Tempio.
Coltivato nell’areale gallurese, il Moscato di Tempio viene destinato sia al conferimento alla locale Cantina Sociale Gallura, che produce l’apprezzato “Moscato dolce frizzante”, sia alla produzione familiare del tipico “Muscateddu”, vino finemente aromatico, frizzante e tranquillo.
Lu Muscateddu, delicatamente fresco e frizzante, viene vinificato con metodi molto antichi, filtrato lentamente goccia a goccia in sacchi di tela, fatto riposare pochi mesi fino a tutto l’inverno, per sottoporlo poi all’esecuzione della seconda fermentazione in bottiglia. Viene consumato a partire dalla primavera. Ottiene un vino delicatamente profumato e dalla sottile e persistente perlinatura.
E’ gelosamente custodito per le occasioni della convivialità familiare, insieme a parenti ed amici, e offerto come splendido e fresco brindisi o accompagnato dai caratteristici dolci locali.
Il vitigno Moscato, perfettamente adattatosi al clima, ai terreni leggeri e granitici della Gallura interna e alla sapiente cura dei bravi vignaioli, è una reliquia assai antica, costituente un “biotipo”, differenziatosi rispetto ai Moscati del Campidano e della Romangia, destinati a produrre vini più dolci e più marcatamente aromatici.
La Rassegna del Moscato, promossa dalla Confraternita di Tempio, prima nata in Sardegna e intitolata a questo pregiato vino locale, ha riproposto all’attenzione degli appassionati estimatori, metodi semplici di produzione e sapori naturali ottenuti da vini prodotti da vitigni molto antichi, forse da ritenere “autoctoni”, gelosamente salvati dall’estinzione, che portano nomi assai suggestivi.
L’occasione ha proposto ai numerosi convenuti alla Rassegna, la riscoperta di molti antichi vitigni locali, presentati con belle immagini e descrizioni, che vengono utilizzati in numerosi “uvaggi”.
Le relazioni sono state svolte dal Dottor Andrea Satta, Enologo della Cantina Gallura, per il “metodo di produzione più evoluto nella tecnologia enologica”; dalla Professoressa Carlotta Satta, Naturalista, che ha descritto le “proprietà salutistiche del Moscato”; Dal Tecnico Mariangela Ciaffìa sulle “influenze positive del sughero nella chiusura delle bottiglie”; Dall’Agronomo Antonello Pippia, Gran Maestro della Confraternita, che ha riproposto “l’importanza dei vitigni antichi”, reliquie di un glorioso patrimonio ampelografico della Gallura e della Sardegna tutta.
Al Moscato è stata dedicata l’attenzione maggiore.
Circa trenta produttori hanno portato in rassegna i lori Moscati.
Una Commissione, diretta con molta competenza dalla Signora Immacolata Serra dell’ONAV della Gallura, ha classificato i Moscati in gara, del tipo spumante e tranquillo.
Sono risultati solennemente premiati, con Pergamena, medaglie e ricchi premi offerti da Ditte locali, i primi tre produttori, rispettivamente del Moscato spumante e del Moscato tranquillo.
Per il tipo “spumante” si sono classificati, al primo posto Franceso Antonio Azara di Tempio con punti 409, al secondo posto Celestino Mariotti di Luras con punti 374, al terzo posto Salvatore Uscidda di Tempio con punti 329.
Per il tipo “tranquillo” sono risultati, al primo posto Celestino Mariotti di Luras con punti 418, al secondo posto Lorenzo Satta di Luras con punti 400, al terzo posto Cipriano Corda di Luras con punti 379.
A ciascuno degli altri concorrenti sono stati attribuiti premi e la “Pergamena della Gran Menzione”.
Un pubblico, assai numeroso ed entusiasta, ha salutato la Rassegna con applausi, gustando infine il brindisi dei Moscati in gara offerto a tutti, insieme agli squisiti dolci locali.
Autore: Dott. Antonello Pipia