UN SEMINARIO ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE ITALIANA SOMMELIER – SARDEGNA CON LA PARTECIPAZIONE DI MASSIMO BILLETTO.
Massimo Billetto uno dei più grandi esperti di vino italiano ci ha guidato ieri sera alla scoperta del Barolo decantato più volte come il vino dei Re, un viaggio attraverso la storia di un territorio, dove per primo si è compreso il concetto di cru e di unicità della vigna accompagnato dal racconto di sei etichette distintive e rappresentative del terroir, per comprendere e approfondire la conoscenza di uno dei più grandi vini italiani apprezzati ed esportati in tutto il mondo.
Sotto la perfetta regia della Fondazione Italiana Sommelier – Sardegna e del suo presidente Giulio Pani, i numerosi partecipanti al seminario, dalla stampa di settore agli operatori ai semplici appassionati hanno potuto degustare in un percorso sensoriale guidato da Massimo Billetto (Docente Worldwide Sommelier Association, Fondazione Italiana Sommelier e Co-Autore Guida Bibenda) i grandi vini di eccellenza delle Langhe del Barolo terre magiche dove il Nebbiolo ha trovato la sua massima espressione.
Durante la serata sono stati degustati sei vini, il Barolo Brunate (La Morra) della Famiglia Marcarini produttori di vino da oltre 5 generazioni, il Barolo Cannubi (Barolo) prodotto da una delle cantine più storiche di Langa, fondata da uno dei padri del Barolo il Commendatore Giovan Battista Burlotto, il Barolo Ginestra Casa Matè (Monforte) della cantina Elio Grasso, il Barolo Rocche della cantina Vietti che da quattro generazioni produce vini in Castiglione Falletto, il Barolo Margheria della cantina Pira Luigi (Serralunga) ottenuto da una piccolissima vigna di 1,5 ettari, infine il Barolo della cantina Massolino (Serralunga) fondata nel 1896 da Giovanni Massolino che ha fatto del connubio tra estro e tradizione una ragione d’orgoglio.
Grande è stato l’interesse e l’apprezzamento da parte dei partecipanti per la serata e per i vini in degustazione, i nostri complimenti vanno alla Fondazione Italiana Sommelier – Sardegna e a Massimo Billetto per aver raccontato con competenza, grande entusiasmo e chiarezza espositiva la storia dei vini e dei vignaioli del Barolo.