BARRUA I.G.T. AGRICOLA PUNICA 2011.
Figlio di un progetto di grandi nomi dell’enologia risalente al 2002. Ha basi solide in un terroir, un vitigno in particolare e un grande enologo padre di tanti grandi vini fra cui Sassicaia. Non poteva non trasformarsi in un successo e posizionarsi fra i big wines della Sardegna. Barrua territorio da cui nascono le uve e da cui deriva il nome commerciale del vino, ha la livrea che richiama un suo predecessore “Super Tuscan”.
Uve Carignano in maggioranza, miscelate a una manciata di uve internazionali e passaggio in barriques, le donano uno stile decisamente moderno che appaga i palati esigenti in tutti i continenti. Si conferma come uno dei vini più interessanti del panorama enologico sardo, come testimoniano i ripetuti riconoscimenti da parte della critica e dei consumatori. Se si chiede di abbinare un aggettivo a questo vino di primo acchito viene da dire “elegante”.
Come dice un caro amico degustatore con esperienza trentennale e attuale presidente regionale della FIS Sardegna Giulio Pani. Il difficile è raccontare e degustare vini mediocri in cui c’è poco da dire. E’ invece semplice degustare grandi vini in cui ti perdi a raccontare i sentori e la complessità e le espressioni sensoriali ai massimi livelli. Questo è uno di quei vini che ci possiamo raccontare.
L’annata 2011 era già stata oggetto di degustazione un po’ di mesi fa e bisogna dire che la permanenza in bottiglia lo ha ulteriormente migliorato.
Di un bellissimo colore rosso rubino fitto e compatto. Al naso si presenta complesso con note fruttate di mora, amarena sottospirito e prugna in confettura, note di tabacco, cacao , spezie e un finale di erbe mediterranee. Di corpo, con una bella freschezza e tannini vellutati inseriti in un contesto armonico. Grande eleganza e persistente.
Una bottiglia di questo 2011 non può mancare nella nostra cantina. Abbinamenti: selvaggina, brasati, carni rosse alla brace.
Di Augusto Piras