PIETRO LILLIU È UN GIOVANE IMPRENDITORE CHE IN POCO TEMPO HA CORONATO IL SUO SOGNO.
Anche ai nostri giorni si può creare una cantina dal nulla e impiantare da zero il vigneto, senza avere a disposizione grandi somme di denaro, l’Azienda Lilliu né è un bel esempio. Il tutto dettato da una grande passione e un forte progetto. Il vino è figlio del territorio, in questo caso la Marmilla dai suoli ricchi e carichi di energia dove tutto parla di vecchie civiltà e dove l’agricoltura biologica là fa da padrona.
Tutti fattori che danno alla vite quel qualcosa in più che poi dà quel prezioso liquido chiamato vino. Luoghi ricchi di energia, abbiamo detto, fra Nuraghi e Tombe dei Giganti che riportano a una dimensione senza tempo e a culture arcaiche perdute. Vi invito quando potete, a fare una passeggiata nella zona di produzione di questi vini a Ussaramanna, in campagna, per capire il cosidetto “terroir “e visto che ci siete fatevi accompagnare nella vigna Lilliu a cui accosterete sicuramente il concetto di “crù”.
L’azienda Liliu è una piccola realtà conosciuta e apprezzata, qui non si parla di grandi numeri o altisonanti spot pubblicitari ma di contatto costante e diretto fra il produttore e il consumatore finale. Mi ha colpito di recente un amico che bevendo i vini di Pietro ha esclamato: — Custu bino è bonu, mi paridi binu dè nonnu (questo vino è buono sembra il vino di nonno). Ho riflettuto sul fatto che su tutta la linea da Prexiu a Biazzu a Dicciosu, anche da persone non addette ai lavori colgano l’essenza del territorio e la tipicità di tutti i vini. Quando vi capiterà di stappare questi vini tenete presente queste cose e non cercate paragoni come fanno molte persone con vini di altra di altre cantine, costruiti su modello internazionale e che spesso e volentieri senza identità si perdono negli scafali dei supermercati. Ben inteso, non scomodate nemmeno i super vini pluri premiati che acquistiamo a oltre 30,00 Euro che non appartengono a questa fascia di prodotti.
Non sto qui ad annoiarvi con tecniche di lavorazione o dati chimici che trovate tranquillamente prendendo una scheda tecnica dei prodotti, vi faccio solo una considerazione. Ormai in un epoca di consumismo sfrenato soprattutto nel vino si ricerca un’emozione, un particolare che colpisca, una persona che ci lavora dietro, un territorio. Sono sicuro che almeno in questo caso troverete almeno un elemento che vi rimarrà impresso nella memoria. Bravo Pietro.
Di Augusto Piras.