Gianluca Mulleri ci presenta “Giaffà” il vino nato per celebrare i primi 10 anni di attività della Cantina Mulleri.
Il nuragus è stato sempre coltivato nel sud Sardegna. È una pianta molto vigorosa e produttiva e per questo motivo è stata fatta produrre in modo abbondante. Le uve sono simili, per peculiarità, a Trebbiano o Glera, seppure certamente con peculiarità diverse date dal territorio.
Il mio progetto è stato quello di lavorare la pianta e le uve diversamente, cercando di cogliere il potenziale inespresso di questo vino. In vigna ho lavorato su vigna vecchia, in lotta integrata, cercando di scaricare la pianta (anche l’oidio ha aiutato) mentre in cantina con la gestione del freddo, lieviti selezionati ed iper ossigenazione calibrata. Il risultato è stato un vino pulito, delicato ed elegante, che tuttavia si esprime al meglio dopo un anno di bottiglia.
Non ci siamo tuttavia accontentati e, presa una piccola massa l’abbiamo fatta elevare in barrique di rovere nuova, per capire cosa sarebbe potuto accadere. Il risultato è stato che il tannino del nuragus, tipicamente molto presente, dopo solo un mese si distende e diventa morbido ed elegante. Al secondo mese si avverte la nota vanigliata della barrique.
Al terzo mese il vino, a mio gusto, era pronto. Riportato in acciaio e poi imbottigliato. Il risultato finale, Giaffà, è un vino diverso dal classico Nuragus, nel quale forse la firma del produttore è prevalente. Ho scelto di rinunciare alla doc ed etichettarlo come Igt.
Veniamo alle note gustative. Al naso è subito presente la nota vanigliata, e note asciutte e secche. Non ci sono note floreali, ma piuttosto delicata complessità. Al palato è morbido ed avvolgente, ma intenso e lungo. Il grado alcolico è 12,5 e dunque leggero, tuttavia molto lungo e persistente al naso, ben oltre lo standard dei bianchi.
Vino non convenzionale, pensato e fatto senza sovrastrutture ideologiche ma con curiosità ed un po’ di incoscienza. (ps. Un buon enologo aiuta).