La Sardegna è una terra antica, dalla grande storia geologica, che nell’arco di milioni di anni ha saputo dar vita a zone vitivinicole a vocazione unica, molto diverse tra loro. Suoli differenti, clima differente ed una più attenta lavorazione della terra da parte dell’uomo hanno dato vita a quelli che noi tutti conosciamo come Terroir.
Il cambiamento e la presa di coscienza da parte dei produttori hanno donato al nostro vitigno più coltivato e conosciuto una nota di tipicità, che dovremmo sempre poter riconoscere ed apprezzare.
Ho selezionato le realtà che in Sardegna si contraddistinguono maggiormente, vuoi per storicità, vuoi per territorio, e che si presentano al mercato in una fascia di prezzo alla portata di tutti.
In Ogliastra ho scelto due vini. Il primo è il Marghìa della Cantina Antichi Poderi di Jerzu, paese storico e punto di riferimento per la coltivazione del cannonau. Il secondo è il Cannonau di Sardegna della cantina Pusole, di cui ne sentiremo parlare a lungo in futuro.
Nel nuorese: Mamoiada con il Mamuthone della Cantina Sedilesu, Nuoro con Lillovè di Giuseppe Gabbas, Oliena con il Nepente di Gostolai, Dorgali con il Cannonau di Sardegna di Atha Ruja, Orgosolo con Orgosa di Musina.
Nel Sud Sardegna, per Villasimius riporto il Brennas della cantina Colline del Vento e per Serdiana, il Cannonau di Audarya.
Nel centro dell’isola, Sanluri propone il Cannonau di Su’entu ed il Cannonau di Olianas per il Sarcidano.
Nell’oristanese, Aristo della Cantina Evaristiano.
Nel nord Sardegna, principalmente nella zona di Sorso, Dettori produce il suo Renosu Rosso. Aggiungo il Cannonau 1Sorso della’omonima cantina e Indolente della Tenuta Asinara.
Un viaggio lungo la Sardegna con 15 etichette che esprimono al meglio (ed un prezzo contenuto) le qualità e le particolarità di ciascun territorio.