La Guida 2022 ha presentato le Ampolle d’Oro della Sardegna durante l’evento tenutosi presso Cantina Su’entu a Sanluri.
Due giorni per tenere assieme tutte le eccellenze della Sardegna sotto un unico tetto, quello della Cantina Su’entu a Sanluri, guidata dalla famiglia Pilloni. Un evento, Stelle in Marmilla, che ha raccolto attorno alle più storiche Stelle Michelin dell’isola (Italo Bassi – Confusion a Portocervo, Stefano Deidda – Il Corsaro a Cagliari) un microcosmo di bellezza, bontà e voglia di fare. Una festa dello stare insieme quella voluta dal Maestro di cerimonie Domenico Sanna, a cui Spirito Autoctono non ha potuto far altro che aderire con gioia.
Un orizzonte “in cui ci siamo inseriti con orgoglio, perché la mission principale di Spirito Autoctono è da sempre, dalla sua creazione nel mondo delle idee, quella di poter fare rete. Di valorizzare attraverso l’esempio, il viaggio, il turismo, le parole di gentilezza e amicizia, i prodotti del territorio, quelli fatti e prodotti con l’amore per la terra su cui viviamo. Quelli che magari, a un certo punto del loro viaggio, diventano botanica di uno spirito autoctono”. Così ha sottolineato Francesco Bruno Fadda, ideatore e coordinatore della Guida, all’indomani della manifestazione tenutasi in Marmilla il 28 e 29 novembre 2021, che ha visto all’interno del programma anche la consegna delle Ampolle d’Oro dell’isola, ben 8 a costellare quasi tutto il territorio regionale.
Un piccolo tesoretto importante quello portato a casa da Silvio Carta (record di 3 Ampolle con il Bitter Assoluto, l’Amaro Bomba Carta e il gin Giniu), Rau Distillerie, Istinto Sardo, Distillerie Lussurgesi, Gentù Portocervo Dry Gin e Soero Gin. Un tesoretto che racconta la terra che più di ogni altra, insieme alla Toscana, esporta ginepro e botaniche per distillati prodotti oltre i confini del nostro Paese. E che invita a essere orgogliosi, sempre, di ciò che si è.
La Guida Spirito Autoctono 2022
“SPIRITO AUTOCTONO – La Guida”, un volume (edito dal Touring Club Italiano) che orienterà il pubblico più appassionato e attento alla scoperta e alla fruizione di distillati, liquori di pregio, amari antichi, bitter e vermouth, che come veri e propri pezzi di Storia del buon bere italiano stanno attraversando un entusiastico Rinascimento. Dopo il grande successo della prima edizione il progetto editoriale si rafforza e cresce sempre con il desiderio di selezionare e premiare i produttori e i prodotti più meritevoli, raccontarli e scegliere quelli che in assoluto meglio rappresentano il proprio terroir. Senza limiti di prodotto: gin, vodka, grappa, bitter, amari e altri distillati, ma anche vermouth e liquori regionali, la “regola di ingaggio” sempre e solo una: gli iscritti devono avere sede produttiva in Italia e fare uso di materie prime locali o avere come focus importante del brand la territorialità e il racconto dell’identità italiana.
All’interno del settore oggi, dalla storia ai prodotti più all’avanguardia, si è creato un vero e proprio Metodo Italiano di distillazione fatto di ricerca e riscoperta di botaniche e ricette tradizionali, ed è questo che i commissari della Guida 2022 sono andati ancora una volta a ricercare, arrivando a un totale di quasi 400 campioni degustati durante gli ultimi mesi. rendono i luoghi di produzione vere e proprie attrazioni dedicate al racconto e alla promozione.
Tutti censiti e raccontati in un manuale agile e utile per scoprire i tanti territori italiani spesso al di fuori delle rotte più battute del turismo enogastronomico e del commercio di settore, con una nuova veste grafica e un ricettario con i suggerimenti per preparare drink “perfect serve”. Insieme alla segnalazione dei migliori locali italiani dedicati al bere di qualità e la selezione delle migliori 20 aziende produttrici, sarà presente anche una sezione di infografica turistica per scoprire il variegato mondo delle distillerie italiane attraverso esperienze più complete come visite guidate, degustazioni e persino percorsi benessere