Nella produzione di vini dolci o liquorosi la Sardegna ha molto da dire. La maggior parte dei consumatori si sofferma ai passiti tradizionali, spesso dimenticandosi che nella nostra isola si cela un vitigno da potenziale e splendore unici: il Nasco.
Nel 1873, all’Esposizione Universale di Vienna, questo vino fu giudicato uno dei più prestigiosi della Sardegna. Coltivato prevalentemente nel sud dell’isola, ha origini sconosciute, come la maggior parte dei nostri vitigni d’altronde. In altre parole: è da ritenersi Sardo al 100%!
Le sue caratteristiche sono uniche. Colore giallo oro, con profumi che ricordano la frutta candita (datteri e fichi secchi). Chiusura di macchia mediterranea e muschio, al quale si deve l’origine del suo nome (“Nasco”, dal latino Muscus). In bocca non risulta mai stucchevole grazie alla sua acidità, che ci regala una piacevole freschezza. Abbinarlo ai dolci sardi pare scontato, ma provatelo con formaggi piccanti o erborinati…non ne farete più a meno.
Foto, Cantina Carboni. Ortueri
www.vinicarboni.it
Di Mario Josto D’Ascanio