Assoenologi lancia l’allarme: se le nuove normative europee dovessero essere applicate a rischio cinque DOP della Sardegna: Cannonau di Sardegna, Nuragus di Cagliari, Nasco di Cagliari, Girò di Cagliari e il Sardegna Semidano.
Come spiega Mariano Murru presidente di Assoenologi Sardegna “i vitigni che ne fanno parte potranno essere utilizzati in altri territori e nelle indicazioni in etichetta dei vini prodotti in questi territori al di fuori della nostra isola. Tra questi vitigni più esposti ci sarà sicuramente il Cannonau, diffuso e commercializzato in altre regioni con altri sinonimi e che gode di grande interesse da parte di altri Consorzi di tutela e dei produttori non sardi, per la maggiore notorietà e quindi appetibilità commerciale rispetto ai sinonimi equivalenti”.
La Sardegna del vino si unisce nella battaglia ”Il Cannonau – prosegue Murru – rappresenta per la Sardegna una bandiera, un elemento fortemente distintivo tale da non poter parlare delle tradizioni e della cultura della Sardegna senza includere Il Cannonau e viceversa; è uno degli elementi identitarie, un simbolo della nostra isola; un legame rafforzato recentemente dalle scoperte archeologiche, che ne attestano la presenza in Sardegna dà migliaia di anni e da analisi genetiche che mostrano importanti differenze rispetto ai suoi sinonimi”.