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Quando il vino è una questione di famiglia. Intervista ad Antonio Perra delle Cantine Fraponti

Antonio Perrra

Antonio, imbottigliate solo da pochi anni ma la vostra storia, legata al mondo del vino inizia molto prima, raccontaci un po’.

Ti ringrazio per l’opportunità che mi dai di parlare della mia famiglia e di come la sua storia sia profondamente legata alla terra e al mondo del vino da tanto tempo.
Nel 2014 io e i miei fratelli abbiamo deciso di valorizzare un’antica tradizione familiare risalente almeno ai primi del 900. E’ dai nostri nonni e dal nostro amato padre che abbiamo appreso l’arte e la passione per il vino. Siamo cresciuti osservandoli prendersi cura delle loro vigne nelle campagne Quartesi, li abbiamo visti potare, eseguire innesti, selezionare varietà, vinificare diverse tipologie di uve, praticare la vendita diretta e sappiamo con certezza che anch’essi ereditavano una cultura di generazioni di vignaioli. In sostanza siamo il risultato di tre generazioni che hanno appreso direttamente dai loro avi quel legame indissolubile che unisce la dedizione per il territorio e la passione per il vino.

Siete in territorio poco noto, ma dalle grandi potenzialità, sia per l’esposizione che per la particolarità del terreno, come si riversano queste caratteristiche nei vostri vini?

Il territorio di Quartu Sant’Elena è storicamente vocato alla cultura dei vigneti e le origini delle sue tradizioni vitivinicole sono antichissime. La qualità dei vini prodotti ha reso nel tempo la nostra cittadina uno dei più importanti centri di produzione vinicola del Basso Campidano. Nel suo libro “Itinerario dell’Isola di Sardegna” del 1868, il Generale Alberto della Marmora, descrive i vigneti presenti nel territorio posti a dimora sulle dolci colline di origine calcareo sabbiose che si affacciano sul Golfo degli Angeli.
A metà del 1900 i vignaioli locali, già noti nel mediterraneo, decisero di dedicarsi a una produzione dettata dalla grande richiesta di mercato abbandonando i territori collinari per riversarsi sulle pianure, evento avvenuto in concomitanza con la costituzione della Cantina Sociale di Quartu Sant’Elena.

Nel proseguire l’attività vitivinicola, con un occhio sempre attento all’evoluzione della tecnica, abbiamo ricostituito i nostri vigneti andando alla riscoperta di quei territori un tempo abbandonati, al fine di ottenere uve con le quali produrre vini rispettosi delle peculiarità della zona. I nuovi impianti danno luce ad una storica azienda agricola, costituita, oltre che da uliveti e mandorleti, principalmente da vigneti dove risulta chiaramente la spiccata attività vitivinicola. E’ ancora presente il rudere del centro aziendale con l’antica casa padronale nel quale sono rilevabili i vecchi tini interrati per la lavorazione delle uve e la conservazione dei vini prodotti. Una inversione di tendenza quindi, diminuiscono le quantità nella ricerca di quella qualità di cui già il Generale la Marmora parlava a meta del 1800.

Rudere vigna cantina Fraponti

Siete partiti con la produzione di Barbera Sarda, Nuragus e di un moscato passito, come mai questa scelta?

I nuovi impianti sono frutto di una sperimentazione di allevamento e trasformazione di diverse specie autoctone con particolare riguardo alle produzioni locali storiche. Barbera Sarda, Monica e Nuragus sono i vitigni che più rappresentano la tipicità del basso Campidano al quale si affiancano le produzioni di uve dolci per la creazione di vini da dessert quali Moscati, Malvasie, Nasco ecc. Abbiamo scelto di mettere in bottiglia proprio i vini ottenuti dai vitigni più tradizionali, quelli che conosciamo meglio e sui quali siamo certi di poter lavorare in maniera da tracciare un percorso che possa identificarci come appartenenti ad un territorio speciale. La nostra prima linea di imbottigliato è costituita da tre IGT, che abbiamo battezzato quartino come tributo alla nostra città.

Ora invece completate la linea con un Cannonau e un Vermentino, due etichette diverse dalla altre con un chiaro richiamo alla storia della Sardegna.

La nostra azienda, rispettosa delle tradizioni locali e dalla storia del territorio, apporta un discorso innovativo e sperimentale aggiungendo alla propria produzione due nuove etichette di vini notoriamente rappresentativi della cultura regionale. La vinificazione di queste uve ha dato un risultato eccellente che si distingue dalle produzioni delle stesse uve prodotte in altre aree geografiche della Sardegna. Le nuove etichette delle DOC sono un richiamo storico alla figura della patrona di Quartu Sant’Elena e alla civiltà prenuragica di Monte Claro. Le raffigurazioni rappresentano dei significati che ci stanno a cuore e richiamano la necessità di ripercorrere la nostra identità storica, un cammino che ricorda l’evoluzione della nostra azienda.

I Vini delle Cantine Fraponti

Parlaci dei vostri progetti futuri.

Siamo nel processo di completare la linea di produzione con due nuove etichette. La prima è un Barbera che ha sviluppato eccezionali qualità. Un taglio di altissima selezione che non si replicherà tutti gli anni e dalla quale verranno fuori un numero limitato di bottiglie. E’ la dimostrazione che noi siamo una famiglia di artigiani che trasformano in vino le uve come le restituisce la natura. La nostra sfida quotidiana è quella di tirare fuori il meglio di ogni annata, anche grazie al contributo del nostro enologo, che collabora in modo costruttivo a tutto il processo produttivo. Il nostro vino è un prodotto differente di anno in anno, un concentrato di caratteristiche proprie dei terreni e condizioni climatiche irripetibili.
La seconda bottiglia è una sorpresa alla quale stiamo lavorando, frutto dell’ultima vendemmia. Di questa parleremo più avanti se avrete il piacere di tornare a trovarci.

Grazie Antonio, torneremo molto presto a trovarvi!

Maggiori informazioni
cantinefraponti.com
Scheda Cantine Fraponti su Le Strade del Vino

Di Mario Josto D’Ascanio

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