Sabato 4 marzo, per la prima volta a livello nazionale, l’evento dedicato alle donne che consumano, producono, vendono e promuovono I grandi vini italiani. Coinvolte 12 regioni in Italia.
Un evento diffuso che si realizza in 12 regioni d’Italia e in decine di cantine, ristoranti, enoteche, musei, dove Le Donne del Vino sono protagoniste e aspettano i winelover e soprattutto le winelover per brindare con loro, proponendo un pomeriggio pieno di esperienze e assaggi.
“Un modo festoso per mostrare il lato femminile del vino italiano – ha spiegato la presidente Donatella Cinelli Colombini – le nuove protagoniste di un settore produttivo tradizionalmente maschile danno inizio alla Festa della Donna 2017, con qualche giorno di anticipo, facendosi conoscere, mettendo in rilievo il proprio talento e diffondendo la cultura del vino e il consumo responsabile”.
L’evento in programma nel pomeriggio di sabato 4 marzo (ma c’è già chi inizia al mattino), sviluppa il tema nazionale “Donne vino e motori”. È una sfida ai luoghi comuni e a chi ancora crede che le donne siano poco adatte ad attività legate alla meccanica oppure al vino. Insomma un modo elegante ma trasgressivo per mettere in evidenza tante professioniste bravissime riunite nell’associazione nazionale Le Donne del vino che coordina la comunicazione.
L’elenco delle iniziative dimostra la creatività femminile. Non per altro le aziende del vino dirette dalle donne sono già come l’intero comparto enologico vorrebbe essere: con una formazione universitaria, indirizzate su vini doc-docg, capaci di esportare una quota maggioritaria del vino, diversificate e attente all’ambiente.
La Sardegna aderisce all’iniziativa ideata dall’associazione Donne del Vino grazie a Valentina Argiolas (Argiolas, Serdiana), Elisabella Pala (Azienda Agricola Pala, Serdiana), Nicoletta Pala (Azienda Audarya, Serdiana), Cludia Pinto (Enoteca Vitis Viniferia, Cagliari), Alessandra Meddi (Cucina Eat, Cagliari) e Stefania Montisci (Terra Sassa, Cagliari), Laura Carmina (Tenute Muscazega, Luras) e Roberta Pilloni (Cantie Su’entu, Sanluri).