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Sardegna: +10% rispetto vendemmia 2017 secondo Assoenologi

Black Grape

Il clima, in Sardegna, nella seconda decade di agosto è “impazzito”. Gran parte delle macrozone dell’isola, dalla Planargia alla Barbagia Sarrabus, dal Campidano Sulcis Inglesiente alla Gallura, sono state investite da piogge torrenziali, con strade trasformate in fiumi in piena da un momento all’altro, fulmini e grandine in quantità mai viste, con ingenti danni a tutto il comparto viticolo e agroalimentare.

Anomalie che sono proseguite anche nei mesi di settembre e ottobre, con bombe d’acqua che hanno messo in ginocchio tutto il comparto agricolo. Questa situazione climatologica, anomala per la Sardegna, ha fatto precipitare la situazione sanitaria dei vigneti. Infatti in gran parte dell’isola si sono verificati intensi focolai di Botrytis cinerea ed è ricomparsa in molti vigneti la peronospora, soprattutto sui germogli apicali. La vite, inevitabilmente, ha continuato, (viste l’abbondante disponibilità d’acqua) a germogliare, invece di accumulare zuccheri nei grappoli, creando grossi scompensi nella maturazione degli stessi.

Le uve hanno pertanto subito un ritardo di maturazione di oltre quindici giorni rispetto alle ultime annate, senza raggiungere le gradazioni zuccherine e la maturità fenolica usuali per la Sardegna. I grappoli sani hanno presentato acini rigonfi e con un peso superiore alla media per tutti i vitigni, caratterizzati da bucce fini e delicate, per cui la resa uva/vino è risultata decisamente superiore. La qualità delle uve è stata alquanto eterogenea, a macchia di leopardo, complessivamente tra il buono e il discreto. Analizzando le produzioni per singola varietà dei vitigni più rappresentativi, il Vermentino è in netta ascesa soprattutto nel Nord Sardegna, Gallura compresa, buona la produzione del Torbato, mentre il vitigno più coltivato, iI Cannonau, ha evidenziato una produzione discreta negli areali dove, in primavera, si è riusciti a contrastare la peronospora e, a fine stagione, la muffa grigia, ma in netto calo dove invece non si è attuata una lotta alle sopracitate crittogame.

Gli ultimi grappoli da vendemmiare saranno quelli delle uve da dessert (Malvasia e Nasco) nelle zone altimetricamente più alte verso la fine di novembre. Quantitativamente in tutta la Sardegna si registra un aumento del 10% della produzione rispetto al 2017.

Produzione 2017 Dati Mipaaft
354.000

Produzione 2018 su dati Mipaaft 2017
390.000
Assoenologi.it

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