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Sardegna: salgono a 32 i vitigni autoctoni iscritti nel Registro Nazionale

Passano da 21 a 32 i vitigni autoctoni della Sardegna iscritti nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite (RNVV).

Il risultato si deve al progetto Akinas condotto e coordinato da Agris Sardegna che ha coinvolto figure di ricercatori specialisti su tematiche quali biodiversità viticola, archeologia, storia, vite selvatica, fisiologia vegetale.

Ecco i nuovi vitigni iscritti al Registro Nazionale:

I bianchi Bianca addosa, Sinnidanu, Doronadu, Pansale e Granatza. I rossi Aniga bragia, Nigheddu polchinu, Procu nieddu e i rosati Rosonadu, Licronaxu rosa, Nuragus arrubiu.

Si aggiungono a:

Fiudedda, Gregu nieddu, Medrulinu, Nera del ponte, Niedda Carta, Saluda e Alvarega, Argu Mannu, Codronisca, Crannaccia Arussa, Cuccuau, Licronaxu, Marabianca, Selezione Vedele, Bianca remungia, Axina de tres bias, Apesorgia nera, Axina furistera, Galoppu, Gabriella e Tittiacca rosa.

“L’iscrizione delle varietà di vite al RNVV è fondamentale per la coltivazione dei vitigni e la commercializzazione del vino da essi ottenuto”, spiega a ANSA Gianni Lovicu , responsabile Agris settore vitivinicolo. “E’ importante per le aziende sarde perché permetterà di avere una base di varietà di vite antiche, ricche di storia ed uniche al mondo utili per ottenere nuove tipologie di prodotto – aggiunge – Giova ancora ricordare che la grandissima parte di questa varietà è un ‘unicum’ della Sardegna, cioè sono coltivati esclusivamente e si trovano tracce documentali solo nell’isola”. 

Foto Giampiero Concas – Epulae

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