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Sardi fra Vino e Birra

Bicchiere di birra

I SARDI TRA I PIÙ GRANDI CONSUMATORI DI BIRRA IN ITALIA

Di vino nelle nostre rubriche se ne parla molto, a tale proposito vorrei che venisse messo in relazione ad un’altra bevanda alcolica che noi sardi amiamo moltissimo, la birra. Guardando le classifiche di consumi nazionali procapite di birra possiamo esclamare che i sardi sono i più grandi bevitori di birra in Italia, appassionati e competenti. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di degustazione e le associazione allo scopo di accrescere le competenze in merito alla produzione e alla degustazione. Da un pò di tempo, inoltre la nuova tendenza è farsi la birra in casa, qui non occorre essere proprietari terrieri, ma grazie anche ad internet possiamo farci spedire i kit con le attrezzature necessarie e i malti a seconda delle esigenze.

Alcune persone sono riuscite a trasformare la loro passione domestica in vere e proprie attività di successo. In Sardegna in particolare i microbirrifici sono in crescita come numero e qualità, vi cito alcuni nomi come Barley di Maracalagonis, Beerland Sardinia di Olbia, Dan di Carbonia, Dolmen di Uri, Horo di Sedilo, Janas di Fluminimaggiore, Lara di Tertenia, Montevecchio di Guspini, Orteip di Oliena e Sambrinus di Muros. Non solo imbottigliate ma anche prodotte in fusti per feste ed eventi regionali. Barley in particolare, con la sua linea di prodotti ha avuto diversi premi nazionali ed internazionali ed è aprezzatissimo negli Stati Uniti. Chi pensa alla birra sarda industriale ha solo un nome in mente Jchnusa, sia per il nome con cui era chiamata anticamente la nostra isola, sia per quei quattro mori, parte integrante dell’eticchetta con cui noi sardi ci identifichiamo. Fondata nel 1912 da Amsicora Capra a Cagliari solo la guerra né fermo la produzione che riprese immediatamente finito il conflitto per poi trasferire negli impianti più moderni di Assemini dove tutt’ora viene prodotta dal 1967. Un grande slancio alla cultura birraria nella nostra isola lo hanno dato le moltissime birrerie e pub nati negli anni 90 grazie ai quali abbiamo preso confidenza oltre che con le bottiglie di birre speciali anche con la birra alla spina provenienti da Irlanda, Germania, Belgio e Inghilterra, dai diversi stili.

Birra o vino?

Nella nostra mente sono considerate in maniera nettamente differente. Innanzitutto la collocazione spaziale che diamo a ciascuno di loro, la birra in pizzeria o al pub per incontri informali con gli amici, il vino in ristorante magari per incontri di lavoro o per una cenetta con il partner. Considerando gli abbinamenti il vino per un fatto culturale si presta meglio ad essere accostato ad una pietanza in modo corretto per tipologia mentre per quanto riguarda la birra, in Italia storicamente non abbiamo produzione di certi stili come le stout o le trappiste, per citarne alcune, di conseguenza non abbiamo una tradizione in tal senso che ci consenta l’accostamento perfetto. Per quanto riguarda il colore, ho avuto modo di constatare che la maggior parte delle persone identifica genericamente la birra come chiara e il vino come rosso.

Cambia anche la predisposizione alla spesa per l’acquisto, mentre per il vino siamo disposti a spendere anche centinaia di Euro per un’occasione importante o un regalo, per la birra non ci sogneremmo mai di spendere tali cifre. A tale proposito vi invito a una considerazione, la birra rispetto al vino ha costi di produzione nettamente inferiori e soprattutto non teme le annate sfavorevoli, ha tempi di lavorazione più brevi e le bottiglie incidono in maniera inferiore sul prezzo finale. Per cui vi chiedo come mai oggi una 0,40 di birra alla spina di media qualità costi lo stesso tanto di un buon vino, alla luce di un costo finale nettamente inferiore? Giudicate voi! La birra non raggiungerà mai certe quotazioni di alcuni vini importanti ma in una giornata calda volete mettere il sollievo che ci può dare un bel bicchiere di birra ghiacciata.

Questo per dirvi che non importa il valore commerciale di un prodotto ma l’importanza è il valore che noi gli diamo, in fondo la cosa più buona è quello che piace a noi stessi a prescindere dal valore, come in tutte le cose. Vino e birra hanno una storia lunga nel tempo, sono arrivate a noi dopo tante trasformazioni, con tanti stili, legate alla storia dei popoli che le producevano e le producono, si prestano ad essere degustate, discusse e studiate per cui la parola che mi sento di affiancare a queste bevande alcoliche è una sola “cultura”.

Augusto Piras

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