Cari appassionati, chiedendovi scusa per il ritardo chiudiamo il sondaggio aperto nel mese di Ottobre nel quale vi avevamo chiesto quale dei vini frutto di vitigni autoctoni meno conosciuti era da ritenersi il vostro preferito. Il responso non lascia dubbi, quasi la metà di voi ha votato il Cagnulari. Sarebbe interessante sapere cosa vi ha spinto a farlo raccontandoci le vostre motivazioni, ma niente di impossibile, basta risponderci a questo post.
Vediamo intanto come è andata:
- Cagnulari 41,5% (1197)
- Bovale 29,9% (861)
- Semidano 13,8% (398)
- Nasco 11,6% (335)
- Granazza 3,2% (92)
Un successo per il vitigno che ha trovato il suo habitat naturale nel Nord-Sardegna, in quel di Usini, territorio affascinante che sa lasciare una grande impronta sui suoi vini, calcareo-argilloso i cui frutti subiscono l’influenza del mare distante solo pochi km. Sicuramente tra i nostri vini il Cagnulari è uno dei più selvaggi, lo sanno bene i nostri produttori che in questi ultimi 30-40 anni sono riusciti, prima a salvarlo da una estinzione certa, e secondo a produrre un vino dalle qualità uniche. Come non citare Giovanni Cherchi, viticultore che per primo ha creduto nelle sue potenzialità e altri grandi interpreti che in questi anni hanno dato il loro contributo come Fabrizio Sassu e Giovanna Chessa.