Capitando nei dintorni di Oristano per gli appassionati di vino è impossibile resistere alla tentazione di passare a salutare un produttore di Vernaccia. Detto! Fatto! Deviazione per Cabras e via in cantina a salutare gli amici.
Il giretto in cantina è immancabile, soprattutto per finire nell’ambiente dove riposano le vernacce. Giunti davanti, quando si apre la porta della bottaia storica, si viene inebriati dai tipici profumi e alla vista compaiono le vecchie botti con i cartellini delle annate storiche, si rimane in estasi. L’epilogo è sempre in sala degustazione a confrontarsi con il titolare o l’enologo. Abbiamo detto e scritto tanto su questo prodotto.
L’amara constatazione parlando con i produttori è sempre la stessa e inesorabilmente ci viene confermata. Si accendono i riflettori su questo splendido e unico prodotto solo in concomitanza di eventi o convegni.
Ormai la sua sopravvivenza è legata alla tradizione famigliare di pochissimi produttori. Purtroppo gli sforzi di pochi appassionati produttori, sommelier e scrittori non bastano, con il supporto delle istituzioni quasi nullo. Certo che se fossimo in Francia…
Di Augusto Piras.