Oggi diamo la parola a Stefano Statzu socio e fondatore della neonata associazione legata alla divulgazione della cultura birraia “Brasseria dei Giudicati”. Stefano ci racconterà la sua passione per la birra artigianale, i progetti legati all’associazione nonché uno sguardo sul movimento homebrewers in Sardegna.
Partiamo dagli albori, quando è nata la tua passione per la birra artigianale e quando hai iniziato a produrla in casa?
Sono sempre stato un appassionato di Birra. Ho cominciato a produrre birra in casa nel 2008. Sono partito con i classici kit, per progredire velocemente al metodo All grain. Da lì non mi sono più fermato e attualmente credo di avere fatto qualcosa come un centinaio di cotte.
Cosa pensi del movimento Homebrewers in Sardegna?
In Sardegna è sicuramente presente un bel movimento di appassionati Homebrewers. A dimostrazione di questo fatto c’è la presenza di almeno due associazioni importanti: Fermento Sardo e HBS. Questi ultimi sono anche il riferimento in Sardegna per HBI, sono legati in qualche modo a MOBI, alle principali manifestazioni e ai principali concorsi a livello nazionale. Se devo pensare ad un limite del movimento Homebrewer in Sardegna, questo è sicuramente la mancanza di collaborazione, coordinamento e di visione unitaria. Ma questo è un problema generale in Italia e anche in Europa. L’ideale sarebbe puntare a qualcosa di simile a quello che succede negli Stati Uniti, ma per ora questo è solo un sogno.
La vostra associazione si chiama Brasseria dei Giudicati, cosa significa questo nome, quando e nata e da chi è composta?
Il nome e il logo sono un richiamo alla nostra Isola. Si riferiscono infatti ai quattro giudicati di Sardegna: Torres, Gallura, Arborea, Caralis. L’associazione nasce nel 2015 ed è composta da quattro brutti ceffi, ognuno proveniente da un giudicato differente: Stefano Statzu, Giorgio Ghiani, Simone Bizzarri e Nicola Serra. Tutti con esperienza domo-brassicola di vari anni.
Tra pochi giorni ci sarà il vostro primo corso su come produrre la birra in casa col metodo All Grain, quali sono gli obbiettivi e come si articola?
Gli obbiettivi coincidono con quelli generali dell’Associazione che per definizione si propone di diffondere la conoscenza e la passione per la Birra di qualità. Il corso fornirà ai partecipanti le principali nozioni teoriche e pratiche per la produzione di birra in ambito domestico col metodo all grain. A tal fine, durante la giornata i partecipanti saranno coinvolti nella produzione di una cotta, saranno approfonditi i dettagli teorici e tecnici relativi alle varie fasi del processo, partendo dalla definizione della ricetta, sino ad arrivare alle fasi di stoccaggio. Naturalmente il corso è un occasione per stare assieme, condividere esperienze e… bere qualche birra di nostra produzione.
Pensi che l’homebrewing sia l’anticamera del mestiere di mastro birraio?
Direi di no. E’ una passione. E’ vero che molti grandi mastri birrai sono passati per le vie del homebrewing, ma non è certamente una regola. Sicuramente per diventare un mastro birraio professionista sono necessarie una grande passione, una lunga esperienza e, per fare la differenza, il talento. Oggi può capitare di trovare sedicenti mastri birrai che si autoproclamano tali dopo appena una decina di cotte. Ma in questi casi il tempo fa sempre giustizia.
Daresti qualche consiglio utile a chi si vuole avvicinare al mondo dell’homebrewing ?
Non aver paura di sperimentare. Tuttavia, non usare questo consiglio come pretesto per non studiare quali sono le cose che funzionano. Quindi direi: studiare e fare pratica.
Un consiglio spassionato: seguite un corso, il nostro!
Come associazione quali novità avete per il futuro o per usare un eufemismo cosa bolle in pentola?
Con la nostra associazione ci proponiamo di uscire un po’ dagli schemi generali delle altre associazioni di homebrewer. Il nostro obiettivo è certamente quello di promuovere la cultura del buon bere a 360 gradi. Per fare questo, oltre ai corsi di vario livello destinati agli homebrewers e le classiche serate di degustazione, ciò che abbiamo in mente è costruire gradualmente un legame con il mondo dei professionisti, attraverso collaborazioni di vario genere, come ricette condivise, cotte di test, o semplicemente attraverso scambi di conoscenza ed esperienza.
Un ringraziamento a Stefano per la disponibilità, sono sicuro conoscendo la sua competenza e quella di soci che in futuro sentirete molto spesso parlare di loro.
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