La Storia. "Ho iniziato a fare il vino a cinque anni, ricordo la nonna che dopo la vendemmia mi metteva un paio di enormi mutandoni e una vecchia camicia del nonno, poi entravo dentro la tinozza ed era un enorme gioia, una festa per tutto il vicinato. Ricordo Enormi botti da 1000 litri, io ero piccolino. Chi portava la mola, chi portava la macina... In famiglia non avevamo attrezzature di proprietà e tutto si condivideva con gli amici, con i compaesani. Condivisione nel vero senso della parola! Quando penso a quel periodo ho sempre una sensazione piacevole, di casa; di cose fatte col cuore. E forse è per questo che dopo 45 anni ho ripreso l'attività." Carlo Luigi Scano.
La Vigna. Su spantu vuol dire stupore, era un terreno talmente bello che lo si guardava meravigliati, senza fiato. E su spantu era il nome della Vecchia azienda agricola che vi sorgeva. Vigneti, uliveti, agrumeti... una delle realtà più fiorenti della Sardegna. La vigna è stata impiantata nel 2008 ed è stata progettata da Tachis, uno dei padri della viticultura italiana, che pensò bene di dar vita ad una miscela di uvaggi che ben si adatassero alla natura del territorio: è composta da circa il 10% di Bovale, 10% di Cabernet-Sauvignon e 80% di Carignano. Un microclima eccezionale, dovuto al riparo che le montagne poste a nord ovest creano dal vento di maestrale, ma soprattutto alla vicinanza del mare e della sua azione mitigatrice, aiutano la pianta a crescere e maturare senza correnti d'aria fredda e sbalzi termici. L'uva raggiunge così il picco della maturazione e la massima concentrazione di zuccheri garantendo al vino il caratteristico gusto rotondo. L'immenso bosco di querce in cui è immersa la vigna, regala al vino le note caratteristiche e le sue profumazioni d'eccezione. Essenze di sughero, mirto, corbezzolo e in particolar modo carrubo circondano l'uva, marcandone il retrogusto.