La vigna vi prospera mirabilmente, e si coltivano molte varietà di uve. Vittorio Casalis, “Dizionario geografico storico statistico commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna” di Goffredo Casalis e Vittorio Angius- Torino, 1833-1856 La storia della viticoltura nel territorio di Triei risale all’alba dei tempi. Infatti durante la campagna di scavi del complesso nuragico di Bau Nuraxi a Telavè, sono state ritrovate all’interno di una brocca askoide, dei residui di acido tartarico derivanti da vinificazione, datati con l’esame del C14 al 1000 a.C..
La continuità nella coltivazione della vite è inoltre documentata nell’Archivio Vaticano, dove in un registro di spesa del ‘600 veniva registrato l’acquisto di vino bianco di Telavè del villaggio di Triei. Da tale storia millenaria, protratta avanti per millenni dai viticoltori locali, nasce la Cantina di Talavè. Nei nostri vigneti ad alberello, coltivati secondo le tecniche locali, si annoverano diverse varietà autoctone come il cannonau antico (foglia trilobata), il muristellu nieddu, e l’amanthosu. Le uve prodotte in questi vigneti, raccolte manualmente in piccole casse forate ed attentamente vinificate danno vita ai nostri vini.