Una storia familiare ... fatta di uomini, idee e di numerosi progetti futuri. Un lungo cammino, tracciato dai propri avi, che già dai primi decenni del 900, producevano e vendevano vino per passione, partendo dalla piccola cittadina di Terralba. L'avventura di una famiglia di imprenditori geniale e tenace, i Perra, che ha intenzione di diventare un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo della Sardegna. Qualità elevatissima, cura artigianale, innovazione del prodotto, accurata selezione delle migliori uve, rispetto del consumatore: ecco le “parole chiave” e i valori dell’Azienda “Su Cuppoi”. Prodotti frutto di idee innovative ma legati a filo doppio al territorio, come la linea “Velludu”, inimitabile per come è stata concepita: vitigni autoctoni che ripropongono le trame del velluto, offrendo al consumatore vini morbidi e moderni. Ma la particolarità del progetto aziendale, è il suo essere “glocal” (pensare globale, agire locale), cioè una azienda attenta allo sviluppo internazionale, ma anche al suo rapporto con il territorio, dove la mission più importante è quella della riscoperta e valorizzazione del vitigno autoctono Bovale, senza dimenticare gli altri vitigni storicamente coltivati nel territorio terralbese.
La Cantina. La cura sartoriale influenza anche i processi produttivi: i vini della linea “Velludu” hanno infatti metodologie di vinificazione e affinamento dedicate, così come un sarto disegna abiti unici, il nostro staff studia la produzione di vini fortemente legati ai diversi “terroirs”, unici ed irripetibili. La cantina di vinificazione, che si trova in un vecchio panificio del centro storico di Terralba ristrutturato con le più moderne tecniche della bioedilizia, ospita anche il reparto affinamento dei vini e la bottaia. Le struttura di vinificazione concepita con grande scrupolo e cura nei dettagli permette ai nostri tecnici di poter conservare intatte le caratteristiche delle varietà autoctone come il Bovale, vessillo del Terralbese, e di ottenere così delle lavorazioni in linea con la filosofia aziendale. È stata progettata un’ampia zona ricevimento dove le uve vengono separate per tipologia e qualità, diraspapigiate ed inviate alla fermentazione in piccoli serbatoi di acciaio da 80 qli in modo da effettuare le follature senza interventi pesanti sul cappello di vinacce e quindi una lavorazione particolarmente delicata. Dopo la vinificazione, il vino passa direttamente alle cantine di affinamento in botti di Rovere di Slavonia da 20-30-50 hl e le barriques: qui il vino affina sino al momento di andare in bottiglia.
INFORMAZIONI CANTINA
I VINI DELLA CANTINA SU CUPPOI
Velludu Vermentino – Su Cuppoi
Fin dall’antichità il “bianco” veniva simboleggiato dalla luce: in latino il termine “albus” indica il momento in cui il cielo schiarisce ed inizia un nuovo giorno! “Velludu bianco”, Vermentino in purezza, splende luminoso come il sole che sorge all’orizzonte ed ammaliante come certe donne fasciate di velluto perlato ed argentato.
Velludu Rosè – Su Cuppoi
Per gli antichi Egizi il rosa racchiudeva in se le qualità del rosso e del bianco : vitalità con un tocco di spiritualità; e nel XVIII secolo, era usuale per un uomo indossare un sensuale abito di velluto rosa; “Velludu rosato”, conferisce vitalità a chi lo assaggia ed il suo colore rosa, attraversato dalla luce del sole, ci indica tutte le possibili sfumature della sensualità.
Velludu Monica – Su Cuppoi
Fin dalla notte dei tempi il sangue viene associato al rosso, e tra i miti dell’antichità, quello nel quale più che in altri il rosso trionfa - come colore del sangue e colore del vino - è quello di Dioniso, il dio dell’ebrezza, rappresentato spesso con un mantello di velluto rosso. Monica di Sardegna “Velludu”, di purpurea lucidità e morbido al tatto, ci avvolge prezioso come quel mantello che vestiva Dioniso nei suoi riti propiziatori attorno al fuoco.
Velludu Riserva – Su Cuppoi
Il “marrone”, colore caldo associato all’idea della terra e delle radici, veniva impiegato in Sardegna come colorante per il velluto degli abiti tradizionali e da lavoro; persino il mantello di alcuni Rè era di velluto cremisi con sfumature castane, l’unica differenza consisteva nell’aggiunta di piccole percentuali di seta che ammorbidiva e di ricami d’oro che impreziosivano il tessuto di base. Pertanto “Velludu Riserva” si trasforma in un prezioso ricamo grazie ad un sapiente affinamento in botti di rovere che dona al vino raffinata morbidezza e lussuosa lucentezza; con il suo equilibrio diventa il “Velludu” ideale per regali occasioni ed indimenticabili incontri.