Valorizzare i nostri vitigni e le loro caratteristiche, sapendole poi comunicare al di fuori del nostro territorio…
Credo che questo sia uno dei tanti meriti da attribuire alla famiglia Argiolas.
Nella fattispecie: il Nasco. Antico vitigno autoctono sardo le cui origini sono ancora sconosciute, lo incontriamo soprattutto nel sud della Sardegna. Viene utilizzato per ottenere vini da dessert di particolare freschezza e sapidità.
L’Angialis viene prodotto da uve stramature, 95% nasco e 5% malvasia, attraverso pressatura soffice, vinificazione in acciaio e passaggio in barrique per 12 mesi.
Il colore è un giallo paglierino intenso con dei riflessi color oro, limpido, consistente. Le caratteristiche terpeniche delle sue bacche ci regalano intensità, complessità e finezza.
Agrumi, albicocca, datteri, miele e zafferano sono le note che più spiccano in questo vino. Dolce, ma con moderazione, ha delle componenti morbide, ben equilibrate, e come già anticipatovi dà buona freschezza e mineralità.
Intenso, persistente, fine, con un finale lungo che sa di miele, piacevolissimo. Un vino che si abbina bene ai dolci sardi, in particolare a Is Pardulas e Sebadas, ed ai formaggi stagionati o erborinati.
INFORMAZIONI SUL VINO
Produttore: Argiolas – Serdiana
Anno: 2011
Gradazione: 14,5% Vol
Varietà uve: 95% nasco e 5% malvasia
Denominazione: Isola dei Nuraghi I.G.T.
Classificazione: Vino da uve stramature
Di Mario Josto D’Ascanio