Degustazioni vini Sardegna

Erèssia, Cannonau di Sardegna D.O.C. 2010 – Giuseppe Sedilesu

Bottiglia di vino con punto esclamativo

Analisi olfattiva – visiva – gustativa:
L’etichetta ci annuncia orgogliosa che si tratta d’un “figlio legittimo del cannonau in purezza”. Questo è l’Erèssia, rosato di Cannonau 100%, appunto, vino che sfugge facili pregiudizi e pedanti definizioni, e che fa dei sui difetti virtù. Certamente lontano dai rosé francesi e ben più vicino per stile agli ispanici rosado, come ad un ibrido isolano si confà, l’Erèssia è un rosato che già alla vista è difficile da incasellare, dal corpo spesso e dal colore scuro che quasi ricorda un pinot nero. Appena aperto, emerge un pungente aroma di stalla, non ingombrante e tuttavia acuto, quasi a ricordare, il merde-de-poule tipico di un pinot noir che ancora non ha respirato abbastanza.

Eresia, appunto, ma tant’è: pian piano il sentore gradualmente (gradevolmente) si dirada, si scioglie, senza tuttavia scomparire, in un aroma d’amarena e lampone che emerge con potenza fruttosa, assieme ad una pungenza eterea, di smalto, che ne impedisce un pieno sviluppo in freschezza. Che si tratti di un po’ di volatile? Probabile, non avendo certo, il vino, un’eterea età. Tuttavia al naso il tutto non stona, e persa ben presto la speranza di freschezza da rosé (speranza in ogni caso piuttosto affrettata e pregiudiziale) il vino ci si pone davanti con tutta l’onesta sincerità d’un barbaricino gentile ed irruento.
Ci si chiede come il tutto si rivelerà in bocca, ma si indugia volentieri ancora un po’ al naso, per lasciarsi circondare da questa eterea frutta rossa, il tutto in un’atmosfera di campagna, come se seduti vicino ad un fienile, abbastanza da esserne solleticati, non troppo da esserne disturbati. In bocca cì’è tanto corpo e vellutatezza, decisamente da rosso più che rosato, ed una certa dolcezza, anch’essa un po’ rustica, forse un po’ eccessiva, con l’acidità che tarda un poco ad arrivare, una sapidità discreta, a l’alcol che colpisce il palato con una certa, forse troppa virulenza (d’altronde, con 13.5 di volume alcolico, non si ha certo a che fare con un peso leggero).

Accostamenti al cibo
Lo abbiamo accompagnato ad una pizza con fiori di zucca ed acciughe, scelta del tutto casuale che, come spesso in questi casi accade, si è rivelata involontariamente geniale. In linea di massima lo vedo eccezionale con pizza, salumi, formaggi semi-stagionati e tutto quello che vi aspettereste di accompagnare ad un rosso giovane, di cipiglio e personalità.

Valutazione
Vino potente e di gran personalità, riesce a mescolar bene le volatili incertezze entro un bouquet originale e a tratti sorprendente, a patto di prenderlo per ciò che è, e non ciò che forse, in quanto rosato, si vorrebbe. Peccato che il palato non tenga testa alle aspettative che l?aroma aveva così ben costruito, peccato che l’acidità si afflosci un pochino nel finale. Bel vino comunque, i cui difetti non sminuiscono ma piuttosto ne rinforzano il carattere, bella espressione di una terra, la barbagia di Mamoiada, che sovrappone bellezza romantica e asperità, ricami di floreale misticismo e maschere di demoniaca inquietudine. Erèssia siede, senza sfigurare, accanto agli altri pezzi forti della cantina Sedilesu.

INFORMAZIONI SUL VINO

Produttore: Giuseppe Sedilesu – Mamoiada

Anno: 2010

Gradazione: 13,5% Vol

Varietà uve: Cannonau 100%

Denominazione: Cannonau di Sardegna D.O.C.

Classificazione: Vino Rosato

Di Andrea Pavoni

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