SE PARLANDO DI VINO NOMINI OLIENA, IMMEDIATAMENTE PENSI AL “NEPENTE“.
La cantina dei fratelli Puddu è una di quelle realtà che non ti aspetti, per questo consiglio sempre alle persone di andare a visitare le cantine di persona. Anche in questo caso ho avuto la possibilità di conoscere delle belle persone innamorate del loro lavoro della loro terra, con un’azienda che farebbe invidia a molti che sono sicuro in futuro né sentiremo parlare molto. La produzione delle bottiglie in questo momento è assestata in 50.000 ma si conta in futuro di arrivare a 100.000. Tutto intorno alla cantina dislocati ai piedi del monte Corrasi si sviluppa il vigneto per complessivi 30 ettari, destinato per intero al Cannonau, con le vigne più vecchie che hanno quarant’anni, da cui si producono la riserva e il Nepente, mentre le più giovani sono destinate al resto della produzione.
L’enologo è lo stesso che cura la Cantina Sociale di Jerzu. Qui il vino non si identifica genericamente con in nome Cannonau ma ha un nome proprio, qui si chiama Nepente e si identifica con il territorio più di altri. Penso che tutti gli abitanti di Oliena e non solo conoscano l’elogio di D’Annunzio al Nepente.
“Ma se pur vorrete sostare alla foce d’Arno, qui dove fra tanta acqua dolce e amara vive il vostro amico scandolezzatore e attende alla sua opera corruttrice che anche una volta è per offendere la veneranda virtù dei contemporanei, io vi prometto di sacrificare alla vostra sete un boccione d’olente vino d’Oliena serbato da moltissimi anni in memoria della più vasta sbornia di cui sia stato io testimone e complice. Non conoscete il Nepente d’Oliena neppure per fama? Ahi, lasso! “ (Gabriele D’Annunzio).
Non potevo esimermi da assaggiare quello prodotto dai fratelli Puddu , quindi in un ristorante del paese è stato splendidamente abbinato a guanciale, salsiccia e parasangue di cavallo alla griglia, immaginate il risultato … Prima di berlo vi consiglio di decantarlo perché dà il meglio di sé una volta che si è ossigenato, non aspettatevi un vino morbidone, non ha una grandissima struttura ma nel complesso è equilibrato, con un bel tannino, uno stile moderno che un po’ si discostato da quello che nell’immaginario comune è il Cannonau tradizionalmente vinificato in quelle zone, spesso accompagnato da una leggera tendenza dolce. Oltre alla denominazione Nepente, la linea base si chiama Tiscali e comprende il bianco, il rosato e il rosso. Devo dire che sono rimasto favorevolmente colpito dal rosato che ha un bel colore, bei profumi e una persistenza in bocca che non ti aspetti. Al vertice troviamo la riserva Pro Vois , dedicato alla memoria di famigliari scomparsi, e i vini da dessert Papalope bianco e rosso. Cantina Puddu produce non solo per sé ma vinifica anche per altre cantine della zona con ottimi risultati.
Non solo vino ma ottimi salumi e ottimi oli dalle varietà Bosana e Nera di Oliena, a cui sono destinati 15 ettari ,che ho avuto occasione di degustare con entusiasmo.
Quando avrete del tempo libero vi invito a farvi una visita in azienda non solo per stimolare i vostri sensi ma anche per rilassarvi facendo una passeggiata fra i filari di vite con il monte Corrasi che si erge imponente davanti ai vostri occhi, lontano dai ritmi frenetici della città.
Di Augusto Piras.